Aria di cambiamenti... sarà la primavera che bussa alla porta?
Lunedì mattina credevo che il mondo, il mio mondo, fosse finito.
Disastro totale. Distruzione apocalittica. Un vero e proprio macello, insomma.
Ma per lo meno ero fuori dal limbo. Bella consolazione, no? sapere di non trovarsi più nel limbo e di essere precipitati all'inferno... Decisamente un pessimo inizio di settimana. Un pessimo inizio d'anno, in realtà.
Poi un raggio di sole.
Una panchina. Una birra. Un sorriso.
Non dico che tutto si sia sistemato all'istante, ma i torrenti di lacrime hanno trovato una diga forte e sicura pronta a contrastarli. Qualcuno ha rimesso in piedi le mie fondamenta che erano sul punto di crollare: il pianto si è calmato e ho intravisto di nuovo la strada per il paradiso.
Per lo meno ora so che ci può essere ancora un paradiso... lontano forse, difficile da raggiungere, ma c'è. E' là, da qualche parte e so che sta aspettando me.
Ce la posso fare: sarò felice, lo so.
E dato che alla fin fine il mio mondo era in qualche modo sopravvissuto al tracollo, martedì ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima in vita mia... e ne serberò per sempre uno splendido ricordo. E se il ricordo pian piano sbiadirà, avrò sempre le mie parole scritte a farmi rivivere quei momenti.
Si continua, ci si rialza, si prende un'altra strada... magari si cammina con un po' più di incertezza dopo essere caduti ed essersi fatti male, ma non si può rimanere stesi a terra ad aspettare chissà chi o chissà cosa. Si va avanti.
Basta vivere di ricordi, di passato. Basta sperare in un futuro che non so cosa o dove porterà. E' il presente che devo vivere. E' il presente che è importante. Questo momento, ogni momento: in ogni istante vive la mia eternità.
Ho amato.
Amo.
Amerò.
E non sarà mai tempo sprecato.
Lunedì mattina credevo che il mondo, il mio mondo, fosse finito.
Disastro totale. Distruzione apocalittica. Un vero e proprio macello, insomma.
Ma per lo meno ero fuori dal limbo. Bella consolazione, no? sapere di non trovarsi più nel limbo e di essere precipitati all'inferno... Decisamente un pessimo inizio di settimana. Un pessimo inizio d'anno, in realtà.
Poi un raggio di sole.
Una panchina. Una birra. Un sorriso.
Non dico che tutto si sia sistemato all'istante, ma i torrenti di lacrime hanno trovato una diga forte e sicura pronta a contrastarli. Qualcuno ha rimesso in piedi le mie fondamenta che erano sul punto di crollare: il pianto si è calmato e ho intravisto di nuovo la strada per il paradiso.
Per lo meno ora so che ci può essere ancora un paradiso... lontano forse, difficile da raggiungere, ma c'è. E' là, da qualche parte e so che sta aspettando me.
Ce la posso fare: sarò felice, lo so.
E dato che alla fin fine il mio mondo era in qualche modo sopravvissuto al tracollo, martedì ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima in vita mia... e ne serberò per sempre uno splendido ricordo. E se il ricordo pian piano sbiadirà, avrò sempre le mie parole scritte a farmi rivivere quei momenti.
Si continua, ci si rialza, si prende un'altra strada... magari si cammina con un po' più di incertezza dopo essere caduti ed essersi fatti male, ma non si può rimanere stesi a terra ad aspettare chissà chi o chissà cosa. Si va avanti.
Basta vivere di ricordi, di passato. Basta sperare in un futuro che non so cosa o dove porterà. E' il presente che devo vivere. E' il presente che è importante. Questo momento, ogni momento: in ogni istante vive la mia eternità.
Ho amato.
Amo.
Amerò.
E non sarà mai tempo sprecato.
"Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the 'present'."
"Ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama 'presente'."
"Ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama 'presente'."
Vai così Angie...
RispondiEliminaSei bella...
YOU ROCK! grazie..
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