giovedì 10 marzo 2011

Muffin ai frutti di bosco e cioccolato bianco

Questa è una ricetta "vecchia" che ho già postato su FB, ma mi faceva piacere condividerla anche qui con chi non è tra i miei amici-di-fb. Premetto, però, che la ricetta non è mia, ma di un simpatico cuoco della BBCFood (è passato del tempo e sinceramente non mi ricordo chi sia il cuoco in questione, sorry).

Ingredienti per circa 9 muffin
- 300 gr. di farina
- 150 gr. di zucchero
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- 1 uovo
- 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
- 225 ml. di latte a temperatura ambiente
- 50 gr. di burro sciolto a microonde
- 1 tavoletta di cioccolato bianco (dovrebbero essere 200gr.)
- 1 tazza di frutti di bosco (freschi è meglio, ma anche congelati vanno bene lo stesso)

Preparazione
Per prima cosa si accende il forno a 200°C poi in una bella terrina si setacciano la farina e il lievito e si aggiunge lo zucchero.
In un'altra ciotola si sbatte l'uovo insieme alla vaniglia, al latte e al burro sciolto intiepidito (il latte e l'uovo devono essere a temperatura ambiente, se no il burro si riaddensa e fa i grumi).
Una volta mescolati gli ingredienti liquidi, si aggiungono a quelli secchi e si mescola fino ad ottenere un impasto morbido.
Il cioccolato si taglia grossolanamente a pezzettoni (cercando di fare in modo che le altre persone che sono in casa non se ne mangino metà mentre passano dalla cucina perché sentono spentolare...) e si aggiunge al composto (tenendone da parte circa un quarto della tavoletta). Idem per i frutti di bosco: si versano nell'impasto (mescolando POCO: non vogliamo che si disfino in una poltiglia rossastra) tenendone da parte un paio di cucchiaiate.
Si distribuisce il composto negli stampini per muffin e si mettono qualche pezzo di cioccolato bianco e i frutti di bosco rimasti sopra ad ognuno (non è una decorazione, quindi non importa fare una distribuzione precisa).
Una volta riempiti gli stampini si inforna il tutto a 200°C per 30' poi ci si prepara alla goduria ù_ù

Mi spiace, ma di questa ricetta non ho tutte le fasi documentate, però ho un paio di foto del risultato finale!




sabato 5 marzo 2011

Zoeva, trucchi, pennelli e paciughi vari

Tra le altre cose, mia sorella fa la truccatrice. Ha un'infinità di trucchi e pennelli, molti dei quali nessuno sa a cosa servano. Ma mi sono resa conto che, quando ho a disposizione il suo armamentario, riesco a truccarmi meglio. Quindi, probabilmente, anche i prodotti fanno la differenza. L'avere la cosa giusta per applicare il prodotto giusto aiuta, poche storie. Poi, di sicuro, i corsi di trucco e la pratica danno una grossissima mano, ma secondo me se anche uno è un bravissimo truccatore e gli si dà un pennello spelacchiato, un fondotinta incrostato e un rimasuglio di ombretto è dura tirare fuori un risultato decente. Così sono "stata convinta" a comprare un bel set di pennelli (ho messo le virgolette perché in realtà era da un po' che volevo prendermi almeno un pennello decente o due) e, già che c'ero, mi sono tolta lo sfizio di acquistare anche una palette di ombretti... e alla fine ha offerto mia sorella! Lei poi ha abbondantemente rimpinguato la sua già enorme scorta di cosmetici e martedì scorso ci è arrivato il pacco. Sembravamo due bambine di sei anni che corrono ad aprire i regali di Natale...
Risultato: abbiamo passato il pomeriggio a truccarci a vicenda, con mia sorella che mi dava indicazioni su come usare un pennello invece che un altro, o come mescolare i colori tra loro. Io le ho fatto un trucco da giorno, molto raffinato e delicato, lei mi ha fatto un trucco da sera, molto elegante anche se un tantino pesantuccio per i miei gusti. D'altra parte, si stavano facendo esperimenti per provare i nuovi colori...
Ah, se cliccate sulle immagini, potrete vederle ad alta definizione!

Questo è il contenitore del mio set di pennelli
 E questi sono i miei super pennelli!




Questa invece è la palette di ombretti chiusa
 Aperta senza flash...
 ...e con il flash
 Un po' di foto random per far vedere i colori



 Le cialdine sono piccole, ma è ottimo, così non vanno sprecate...
...e in uno spazio modesto ci sono a disposizione 88 colori


Ed ecco qua i nostri esperimenti!
Elena, trucco da giorno (make up by Ange, foto by Ange)
 Particolare sugli occhi
 E un'espressione un po' più naturale



Ange, trucco sera (make up by Ellie, foto by Ellie)
Particolare sugli occhi
 E una posa un po' più naturale

Da queste foto cosa abbiamo imparato? Che è meglio che mia sorella eviti di fare fotografie... 15-20 scatti e sono tutte sfocate, decentrate e buie (sì, le ho illuminate un po' perché non si vedeva una ceppa); io ne ho scattate 5 e sono tutte abbastanza buone, compresa questa, che mi sono fatta da sola "perché non si sa mai" (e per fortuna!).

Baci baci!

Tentativo di replicare la Torta Almondy Daim dell'Ikea

Mi è capitato di fermarmi a fare merenda nel bar dell'Ikea dopo un giro del negozio e di prendere, tanto per provarla, una fetta di torta Daim. Amore al primo assaggio. Dolcissima. Pesissima. Ottima! Mi è anche capitato di tornare all'Ikea solo per poter rifare merenda con una fetta di quella torta, più che per vedere i mobili. L'ultima volta che ci sono stata ho pensato che mi sarebbe piaciuto provare di rifarla a casa, così mi sono messa alla ricerca di una ricetta adatta perché "vuoi ben dire che nessuno ci abbia ancora pensato?". Infatti ne ho trovate diverse versioni, ma tra tutte quella che mi sembrava di realizzazione più semplice, senza ingredienti astrusi e che poteva dare un buon risultato mi è sembrata quella di Cuochella. La ricetta che vi propongo qui è la sua (date un'occhiata al suo blog perché ha davvero delle belle idee), la realizzazione (e tutti i conseguenti paciughi e casini in cucina) è mia. Ho cercato di documentare tutti i passi in modo da aiutare chi di cucina non è molto pratico, ma vuole ugualmente sperimentare la "torta di segatura" (come la chiamo io) dell'Ikea. Ovviamente mi sono scordata qualche foto per strada... mi servirebbe qualcuno che facesse le foto mentre cucino perché da sola (e avendo a disposizione solo il cellulare) a volte è veramente complicato! Lascio le parti prese in prestito in un diverso carattere, così si può capire facilmente quale parte è ricetta e quale, invece, sono le mie divagazioni inutili... Se le mie foto (e i miei commenti) non vi interessano, trovate la ricetta qui, nel blog di Cuochella.

Ingredienti:
Per la base
• 170 gr mandorle con la buccia
• 30 gr farina 00
• 160 gr zucchero
• 85 gr zucchero a velo
• 5 albumi
Per la crema
• 2 tuorli
• 50 gr zucchero
• 30 gr farina
• 30 gr burro
• 400 ml latte intero
• 150 gr cioccolato bianco
Per la copertura
• 200 gr cioccolato al latte
• 35 gr caramelle tipo Alpenliebe


Procedimento per la base: 
1. Tritare finemente le mandorle fino a ridurle in farina (per agevolare questa operazione si possono congelare le mandorle per 1 ora in freezer prima di macinarle).
Probabilmente è vero e congelate si triturano meglio, ma grazie alla potenza del Bimby (e al fatto che non avevo tempo di aspettare che le mandorle si dessero una rinfrescatina) sono riuscita comunque ad avere una bella farina di mandorle anche a temperatura ambiente.

2. Miscelare la polvere di mandorle con la farina 00 e i 160 gr di zucchero.

3. In una ciotola a parte, montare a neve gli albumi. 
Una volta montati aggiungere gradualmente lo zucchero a velo, sempre mescolando con le fruste, fino ad ottenere una spuma bianca e sostenuta.
(Io faccio la prova del cucchiaino: se inserendo un cucchiaino nel composto rimane su dritto, gli albumi sono ben montati, altrimenti continuo ancora un po' con le fruste elettriche).

4. Incorporare agli albumi montati la miscela di farine preparata in precedenza, aggiungendone poca per volta e mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.


5. Distribuire il composto su una placca rivestita di carta forno e stenderlo uniformemente livellandone la superficie.


6. Preriscaldare il forno a 160° e cuocervi la base per circa 15 minuti, facendo attenzione a non far brunire eccessivamente la superficie.

7. Sfornare la base ormai cotta e lasciare intiepidire.
8. Una volta intiepidita, capovolgere la base della torta in modo tale da avere la carta forno rivolta verso l'alto e scollare quest'ultima con delicatezza.
Lo so, mi manca la gratella per far raffreddare i dolci... sarà un altro acquisto da fare. Nel frattempo, per evitare che la condensa renda i miei impasti cotti troppo umidi e mollicci, quando li devo girare li appoggio su un canovaccio, che almeno assorbe un po' del vapore che rilasciano.

9. Ritagliare dalla base di mandorle due cerchi di circa 20 cm di diametro e mettere da parte.
Io non volevo rischiare di rovinare questa buonissima base e mi scocciava anche avere dei ritagli avanzati così, visto che della forma rotonda non mi importava un granché, l'ho tagliata semplicemente a metà e la mia torta è diventata una torta rettangolare (il che ben si sposava con un bel piatto da portata che mi sarebbe piaciuto usare).


Procedimento per la crema: 
1. In un pentolino lavorare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una cremina omogenea.
Spiacente, mi sono scordata di fare la foto con solo le uova e lo zucchero prima di metterci anche la farina... o forse ho aggiunto le due polveri quasi contemporaneamente XD

2. Unire la farina e mescolare accuratamente per evitare di formare grumi.

3. Aggiungere ora il latte, versandone poco per volta e stemperando bene prima di ogni aggiunta.

4. Riporre il tutto su fiamma bassa, e cuocere per 10 mescolando frequentemente.

5. Nel frattempo tritare grossolanamente il cioccolato bianco.
Tritare... la mia pigrizia ha fatto sì che il mio massimo fosse spezzettare i quadratini della barretta di cioccolato :P

6. Trascorsi i 10 minuti, aggiungere alla crema calda il burro e il cioccolato bianco tritato grossolanamente, rimestando fino a farli fondere del tutto.
Se l'avessi spezzettato meglio, ci avrei messo un minuto o due in meno per farlo sciogliere, comunque basta un po' di pazienza e anche con quadretti di cioccolato ce la si fa.

7. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare la crema mescolandola di tanto in tanto.
Lo ammetto: sono stata lì lì per farla bruciare, ma l'ho salvata al pelo... però, per evitare che prendesse strani aromi l'ho tolta dalla pentola e l'ho lasciata raffreddare in una terrina (tanto per stare sul sicuro).

Assemblaggio:
1. Posizionare su un cerchio di carta forno uno dei dischi di mandorle e spalmarvi uno strato di crema spesso circa 5 mm.

2. Sovrapporvi l'altro disco di mandorle e, anche su questo, stendere uno strato di crema.

3. Riporre il tutto in frigo a riposare.
E' inverno, fa freddo e soprattutto il mio frigorifero era strapieno quindi l'ho piazzata fuori dalla finestra (ovviamente coperta: non mi va che la fauna locale banchetti coi miei dolci!).

Procedimento per la copertura:
1. Tritare grossolanamente le caramelle al mou, aiutandosi con un batticarne o un matterello, e metterle da parte.

2. Spezzettare il cioccolato al latte e fonderlo al microonde o a bagnomaria.

3. Tirare fuori dal frigo la torta e posizionarla su una gratella con sotto un piatto.
Come dicevo, la gratella mi manca e mi sono dovuta ingegnare, ma non è venuto un granché bene... 

4. Cospargere la superficie della torta con le caramelle tritate.

5. Ricoprire il dolce colandovi sopra la copertura di cioccolato, distribuendola anche sui bordi.
Lo so: la mia copertura lascia MOLTO a desiderare, ma l'importante alla fine è il gusto, no?

6. Lasciare sgocciolare per 5 minuti, dopo di che trasferire la torta su un piatto da portata e lasciar riposare in frigo per un'ora prima di servire.
Per spostare la torta sul piatto di portata, poi, mi si è crepata a metà, ma, come dicevo, quel che conta è il sapore, giusto?

E se consideriamo che è stata spazzolata via in pochissimo tempo, direi che posso ritenermi molto soddisfatta.

Non so se sia stata la mia preparazione maldestra, ma la consistenza finale era abbastanza più morbida dell'originale Ikea. Comunque il gusto ci si avvicina moltissimo e, inutile dirlo, è davvero ottima! Soprattutto lo scrocchiolio delle Alpenliebe dà una consistenza (nonché un aroma) davvero incantevole. Quindi ringrazio di nuovo Cuochella per la bellissima idea e per la sua fantastica ricetta: quando uscirò da questo tunnel dietetico in cui mi sono andata ad infilare magari proverò a rifarla e chissà che non venga un po' più bella anche esteticamente...

martedì 1 marzo 2011

Da lunedì, dieta.

Quante volte l'abbiamo detto e quante poche volte l'abbiamo veramente fatto...? Beh, io un paio di volte ci sono riuscita e siccome dalle feste di Natale non ho mai smesso seriamente di mangiare schifezze, da oggi mi sono messa in riga. E si comincia con una settimana senza carboidrati... in realtà la dieta che seguo e che ho già sperimentato essere funzionante per me in passato (nel 2009 mi ha fatto perdere quasi 12kg.) non è una di quelle di privazioni, fame e tristezza: io mangio eccome! ...solo mangio in modo molto diverso da quello a cui sono abituata normalmente. Nei circa due mesi o poco più che dura questa dieta (mi pare siano 11 o 12 settimane) ci sono solo due o tre giorni veramente pesanti, totalmente a frutta e verdura, senza nemmeno la possibilità di usare un po' d'olio come condimento (io lì però baro perché altrimenti è veramente una tristezza!).
Ma prima di cominciare una dieta bisogna (sì, BISOGNA) fare una giornata di cedimento totale, concedersi tutto quello di cui si ha voglia, lasciarsi tentare da tutte quelle cose che poi, per molti giorni, non si potranno più toccare. E così ieri (o forse quando posterò sarà già l'altroieri) sono stata ad un tè con le amiche che sembrava più un banchetto o una festa per 10 persone, mentre noi eravamo appena in 4. Avevamo una tenerina (dolce molto cioccolatoso tipico di Ferrara che consiglio a chiunque non l'abbia mai provato perché è paradisiaco), dei biscotti alle mandorle aromatizzati alla sambuca, degli spumini (o meringhe che dir si voglia) e un tentativo di replica della torta Almondy Daim dell'Ikea (non uguale uguale come sapore, ma molto simile e comunque decisamente buona!).

Prima...
 Spumini
 Biscotti con mandorle all'anice
 Torta tenerina
 Torta Almondy Daim stile Ikea
 La preparazione dei tè
 In "posa"
 Non disturbare: mi sto rilassando!
 Tazza muccosa :D

...e dopo il passaggio dei barbari:



In realtà ora che siamo andate via è sparito anche qualcos'altro, ma ci hanno aiutate i genitori della Rob (non assumiamoci più calorie di quante non ci siamo spatuzzate in realtà!).